Il Teatro Regio Torino si unisce al cordoglio per la scomparsa del grande compositore e direttore d’orchestra Krzysztof Penderecki, morto ieri – domenica 29 marzo – a Cracovia dopo una lunga malattia. Figura di punta dell’avanguardia musicale, Penderecki ha occupato un posto centrale nella cultura del Novecento polacco. Risalgono agli anni della ricerca nel campo della sperimentazione sonora I diavoli di Loudun (Die Teufel von Loudun), prima e più popolare delle sue quattro opere che, dopo quasi un trentennio dalla composizione, debuttò in Italia al Regio nell’allestimento di José Carlos Plaza con la direzione di Yoram David (2000). Basato sulla drammatizzazione di John Whiting dell’omonimo racconto di Aldous Huxley, il lavoro fu apprezzato da pubblico e critica per la vivida contrapposizione fra delirio e realtà, fra oscurantismo cattolico e ragion di stato, con cui fu concepito.
Apparso per l’ultima volta sul nostro palcoscenico nel 2012 alla guida della Filarmonica Teatro Regio Torino, Penderecki propose nella doppia veste di direttore e autore, accanto all'Ottava di Dvořák, due Sinfoniette composte negli anni Novanta tratte dal suo sconfinato catalogo.