Caro Ezio, non potremo mai dimenticare il tuo ultimo concerto con l’Orchestra del Teatro Regio nel 2018, quando con Oceans facesti impazzire il pubblico che ti salutò con una standing ovation da 20 minuti. Sono tanti i progetti che abbiamo condiviso insieme fin dal 2003, quando presentammo in prima assoluta Io non ho paura, 14 danze per bambini intorno a un buco, la colonna sonora che componesti per il film di Gabriele Salvatores trasformata in spettacolo ed eseguita dal vivo dal Quartetto d’Archi di Torino e l’Orchestra del Teatro Regio. Nel 2010 ci regalasti la prima esecuzione della tua Sinfonia n. 1 salendo sul podio della Filarmonica del Regio. Molte volte fosti protagonista nelle stagioni del Piccolo Regio Laboratorio.
Compositore, contrabbassista, pianista e direttore d’orchestra torinese pluripremiato e dal talento assoluto, te ne sei andato oggi a soli 48 anni dopo una lunga malattia. Siamo profondamente addolorati e vogliamo ricordarti come un amico la cui carriera si è basata sul sorriso, sul coraggio, sull’amore per la vita e soprattutto per la musica: «Se vogliamo parlare della mia storia, spero solo che sia servita a mettere in luce le mille altre storie come la mia. Ho tantissimi strumenti per andare avanti, a partire dalla musica, che mi aiuta a rubare il tempo. Non sono io l’esempio cui ispirarsi, ma tutte quelle persone che non mollano pur tra tantissime difficoltà. Gli esempi non fanno mai troppo rumore».