Il barbiere di Siviglia

Copertina del programma di sala de Il barbiere di Siviglia
5.00€
Data di uscita

71 pagine
14 illustrazioni
3 tavole b/n

Disponibile
Stagione
2023

La svolta di Rossini
di Andrea Malvano

«La più bella opera buffa che esista»
di Emanuele Senici

Il Barbiere di Beaumarchais
di Lionello Sozzi

Un rivoluzionario all’opera
di Alberto Bosco

Un capolavoro di musica e umanità.
Diego Fasolis sul
Barbiere di Siviglia
a cura di Liana Püschel

Un Goya che ha messo le dita nella presa
di Pierre-Emmanuel Rousseau

Argomento

Struttura musicale dell’opera
a cura di Enrico M. Ferrando

Le prime rappresentazioni

Libretto digitale

La svolta di Rossini

di Andrea Malvano

La prima del Barbiere di Siviglia fu un memorabile fiasco. Il teatro era l’Argentina di Roma, la data il 20 febbraio 1816. La rappresentazione fu continuamente disturbata dai fischi del pubblico. Per Rossini, tutto sommato, non era una novità: molte delle sue precedenti fatiche non avevano convinto i contemporanei. Ma il caso del Barbiere era diverso. Quel soggetto, tratto dalla celebre trilogia di Beaumarchais, era stato già sfruttato con enorme successo da Giovanni Paisiello nel 1782: riprenderlo sarebbe stato un rischio per chiunque, figuriamoci per un compositore che non era ancora riuscito a lasciare un segno davvero incisivo nella cultura musicale del suo tempo...


«La più bella opera buffa che esista»

di Emanuele Senici

«Io confesso che non posso fare a meno di credere che Il barbiere di Siviglia, per abbondanza di vere idee musicali, per verve comica e per verità di declamazione, sia la più bella opera buffa che esista».
Così si esprimeva il vecchio Giuseppe Verdi in una lettera del 1898 al critico musicale francese Camille Bellaigue, e più o meno così Verdi si era già espresso parecchie volte negli ultimi trent’anni della sua vita. Meritevole di citazione è soprattutto la famosa lettera a Opprandino Arrivabene del 17 marzo 1882, in cui il compositore discute quelle che chiama le sue «opinioni musicali»...


Il Barbiere di Beaumarchais

di Lionello Sozzi

Una commedia sulla “gelosia”
Le Barbier de Séville, ou La Précaution inutile
, commedia di Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais ricavata da un suo precedente opéra-comique, fu portata per la prima volta sulla scena del Théâtre Français, senza grande fortuna, il 23 febbraio 1775; il successo arrise alla pièce tre giorni dopo, quando l’autore l’ebbe opportunamente riveduta e corretta, riducendola tra l’altro da cinque a quattro atti: uno studioso inglese, E. J. Arnould, ha analizzato dottamente la genesi del testo e tutte le minute trasformazioni che esso allora subì, anche sul piano dell’intreccio. Della trama però parleremo dopo...


Un rivoluzionario all ’opera

di Alberto Bosco

Ma Rossini era un classico o un romantico? Detta in altri termini: la sua musica “fa Settecento” o “fa Ottocento”? Da una parte abbiamo chi lo vede come il liberatore dell’opera italiana dalle aride convenzioni del passato, concordando in pieno con l’entusiastica affermazione di Delacroix: «Di una cosa non si è mai dubitato davanti all’apparizione di Rossini, ed è a che punto egli sia un romantico»...


Un capolavoro di musica e umanità. Diego Fasolis sul «Barbiere di Siviglia»

a cura di Liana Püschel

Come avviene con gli affreschi, anche le opere si possono “restaurare” per riportare alla luce i colori originali. Di questo lavoro si occupano solo in parte gli studiosi che curano le edizioni critiche delle partiture: la responsabilità maggiore ricade sui direttori d’orchestra, che devono saper interpretare quelle pagine per dar loro concretezza sonora...


Un Goya che ha messo le dita nella presa

di Pierre-Emmanuel Rousseau

Il barbiere di Siviglia, secondo me, è l’istantanea di un’epoca ormai alla fine, quella della monarchia francese. Scritto nel 1775 da Beaumarchais, affarista, uomo di corte e agente segreto, traccia il ritratto eterogeneo di una società allo stremo: disuguaglianze sociali parossistiche, donne vendute a vecchioni venali; i personaggi di Beaumarchais danzano su un vulcano...


Argomento


Struttura dell’opera e organico strumentale

a cura di Enrico M. Ferrando

Unanimemente ritenuto il vertice del teatro comico di Rossini e, insieme, del genere stesso dell’opera buffa – considerando come un caso a parte gli esempi mozartiani – Il barbiere di Siviglia ne presenta i tratti stilistici e strutturali al vertice delle loro potenzialità. Così troviamo la caratteristica separazione tra recitativi e numeri musicali veri e propri, anche se tale distinzione non comporta anche una separazione dei momenti di sviluppo drammatico da quelli di pura espressione lirica...


Le prime rappresentazioni


Libretto digitale

 

 

 

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