- Stagione
- Manifestazioni
- Giovani
- La Scuola all’Opera
- Prenotazioni
- Calendario prenotazioni per ordini scolastici
- Moduli
- Conferma spettacoli
- Conferma Un giorno all'opera
- Prenotazione All'Opera, ragazzi!
- Prenotazione Opera...ndo con L'elisir d'amore
- Prenotazione Arte e musica a tempo di guerra
- Prenotazione Opera...ndo con Pinocchio
- Prenotazione Pinocchio, bambino o burattino?
- Prenotazione Danzare e sperimentare
- Prenotazione Giocosuonoimparo
- Conferma Giocosuonoimparo
- Prenotazione La voce il tuo strumento
- Conferma La voce, il tuo strumento
- Prenotazione Musica Signa
- Conferma Musica Signa
- Prenotazione La musica della Shoah
- Prenotazione Piccola grande orchestra e Lezione di Coro
- Prenotazione Cantiamo l'opera: Pinocchio
- Prenotazione Opera e cinema
- Prenotazione La mia scenografia e Abiti e personaggi
- Prenotazione Corsi di storia della musica e della scenografia e Dal recitar cantando a...
- Conferma Visite guidate
- Conferma percorsi
- Disdetta prenotazione
- Informazioni generali
- Spettacoli
- Attività
- Un giorno all’opera
- All’opera, ragazzi!
- Opera...ndo con L'elisir d'amore
- Arte e musica a tempo di guerra
- Opera...ndo con Pinocchio
- Pinocchio, bambino o burattino?
- Danzare e sperimentare
- Giocosuonoimparo
- La voce, il tuo strumento
- Musica Signa
- Il Giorno della Memoria: la musica della Shoah
- Lezione di coro
- Piccola e grande orchestra
- Cantiamo l’opera
- Opera e cinema
- La mia scenografia / Abiti e personaggi
- Dal recitar cantando a...
- Corso di storia della musica
- Corso di storia della scenografia
- Percorsi
- Echi d’Oriente
- Il canto magico di Orfeo
- Il teatro del Principe, il teatro del Re
- Musica & Film
- Strumenti in Galleria
- La piazza, il palazzo, il teatro
- Il melodramma, la voce del Risorgimento
- L’arte di apparire
- Dalla Reggia di Venaria al Teatro Regio
- Orme sonore
- Visita guidata alle strutture del Regio
- Architetto, dica lei!
- Visita-laboratorio al laboratorio di scenografia
- Formazione docenti
- Materiali didattici
- Blog
- Prenotazioni
- Al Regio in famiglia
- Sabato del Regio
- Carta del Docente
- Bonus Cultura 18app
- La Scuola all’Opera
- Per le Aziende
- Sostienici
- Biglietteria
- Info
Agnese
Teatro Regio, Martedì 12 Marzo 2019 - Domenica 24 Marzo 2019
Presentazione

Tra i suoi ammiratori ci furono Chopin e Berlioz, ma è ancora un “oggetto” misterioso quello che il Teatro Regio propone in prima rappresentazione in epoca moderna: è Agnese di Ferdinando Paer, un dramma semiserio su libretto di Luigi Buonavoglia che debuttò a Parma nel 1809.
Per il testo, Buonavoglia si ispirò alla commedia Agnese di Fizt-Henry di Filippo Casari (che aveva debuttato a Genova nel 1802) e che era a sua volta tratta dal romanzo The Father and Daughter di Amelia Opie (1801). Nell’estate del 1809 Paer era a Parma (la città dove era nato nel 1771) in visita a sua madre, e il conte Fabio Scotti gli commissionò un’opera per inaugurare il teatro privato nella sua villa a Ponte Dattaro, fuori Parma. Paer aveva pensato di interpretare lui stesso il ruolo di Uberto in occasione della prima al teatro di Villa Scotti il 3 ottobre 1809, ma poiché venne richiamato a Parigi dove era direttore e compositore alla corte imperiale di Napoleone, dovette rinunciare: il debutto ottenne un grande successo. Nel 1814, alla presenza di Paer, Agnese fu rappresentata alla Scala ottenendo un trionfo, tanto che venne replicata per cinquanta sere. Iniziò poi a essere eseguita in tutto il mondo, da Londra (1817) a Parigi (1819), da Varsavia (1830, in sala c’era Chopin che ne rimase affascinato) a Mosca, da San Pietroburgo a Santiago del Cile e Città del Messico. Fu lo stesso Paer, direttore musicale del Théâtre Italien di Parigi, a curare il debutto francese dell’opera nel suo teatro il 24 luglio 1819, con un cast di grandi star come Joséphine Fodor-Mainvielle nel ruolo di Agnese (per lei il compositore scrisse la nuova aria «Da te solo, o ciel clemente»), Marco Bordogni (Ernesto) e Felice Pellegrini (Uberto). L’opera venne ancora riproposta nella stagione 1820-21 e nel settembre 1824: il ruolo di Agnese venne affidato a Giuditta Pasta (per lei Paer aggiunse il duetto «L’amato padre mio»).
Diego Fasolis, che la dirige al Regio, racconta: «Ho scoperto Agnese qualche anno fa grazie a Giuliano Castellani, un musicologo ticinese che ha lavorato su quest’opera e che ci ha fornito i materiali e le diverse versioni. È un’opera semiseria, uno stile che poi non si è più utilizzato molto: da una parte c’è grande emozione, grande commozione, e dall’altra grande divertimento, nel senso della vera opera italiana che frequenta tutti gli affetti. È una vetta in questo repertorio: è una partitura molto interessante, con un impegno del coro notevole, un’orchestrazione ricca, con un bel numero di personaggi, alcuni con arie molto difficili e virtuosistiche. È giusto che questo compositore torni in un cartellone importante».
Dati essenziali
Compositore: Ferdinando Paer
Librettista: Luigi Buonavoglia
Prima rappresentazione: 1809 Ponte d'Attaro (Parma), Teatro di Villa Scotti