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L’elisir d’amore
Teatro Regio, Martedì 13 Novembre 2018 - Sabato 24 Novembre 2018
Argomento
Atto I
Il sempliciotto Nemorino è innamorato della ricca e capricciosa Adina. Il ragazzo non riesce a farsi amare e ascolta con attenzione il racconto che Adina fa della storia di Tristano e Isotta: se potesse anche lui possedere quel magico elisir d’amore! In paese è arrivato un drappello di soldati; l’intraprendente sergente Belcore si pavoneggia con la sua bella divisa e corteggia Adina. Nemorino, timidissimo, cerca ancora una volta di convincerla del suo amore, ma la ragazza gli risponde che è nel suo carattere «ogni dì cambiar d’amante». La piazza si anima nuovamente perché, annunciato da uno squillo di tromba, è arrivato su una carrozza dorata il dottor Dulcamara: con ricchezza di aggettivi e una parlantina veloce, il “dottore” reclamizza il suo “elisir” che guarisce tutti i mali, cancella le rughe, e costa solo dieci lire. Nemorino lo avvicina e gli chiede se per caso vende anche la bevanda amorosa della regina Isotta; l’imbonitore capisce al volo che può approfittare di quel credulone e gli vende del bordeaux spacciandolo per elisir d’amore e assicurandogli che farà effetto dopo ventiquattro ore. Nemorino beve l’elisir e si ubiraca: si sente sicuro, ride, scherza, nemmeno guarda Adina e lei, offesa, accetta la proposta di nozze di Belcore. Il matrimonio si terrà il giorno stesso. Nemorino è disperato.
Atto II
Si sta svolgendo il pranzo di nozze, ma Adina aspetta ancora a pronunciare il suo sì davanti al notaio: se Nemorino non arriva, la sua vendetta non è compiuta. Nemorino si dispera perché l’elisir non ha fatto effetto e Dulcamara lo convince a comprarne ancora una bottiglia, ma lui non ha più soldi e l’unico modo per avere del denaro subito è arruolarsi. Giannetta sparge in paese la notizia che lo zio di Nemorino è morto e quindi il contadinotto è diventato ricchissimo: tutte le ragazze cominciano a corteggiarlo e lui pensa che sia merito dell’elisir. Dulcamara svela ad Adina tutta la verità e la ragazza è colpita dal fatto che, per amore, Nemorino abbia venduto la propria libertà: ricompra da Belcore il contratto di arruolamento di Nemorino, glielo restituisce e gli dichiara tutto il suo amore. I contadini pensano che il merito sia dell’elisir di Dulcamara, che lascia il paese festeggiato da tutti.