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I Lombardi alla prima crociata
Teatro Regio, Martedì 17 Aprile 2018 - Sabato 28 Aprile 2018
Argomento
Atto I
La vendetta. A Milano, sulla piazza di Sant’Ambrogio. I cittadini hanno assistito alla cerimonia di riconciliazione tra Arvino e suo fratello Pagano, i due sono figli di Folco, il signore di Rò. Alcuni anni prima Pagano, innamorato di Viclinda, aveva ferito il fratello Arvino, che aveva sposato la donna. Così Pagano era andato in esilio e ora, pentito, viene accolto dalla famiglia. Davanti alla moglie Viclinda e alla figlia Giselda, Arvino abbraccia il pentito Pagano, ma tutti si accorgono dello sguardo torvo di Pagano e dubitano del suo pentimento. Il priore annuncia che sarà Arvino a guidare i Crociati lombardi in Terra Santa. Pagano è ancora colmo d’odio per Arvino e Viclinda, e chiede l’aiuto di Pirro, scudiero di Arvino, per vendicarsi.
Nel Palazzo di Folco. Viclinda e Giselda sono preoccupate e temono la vendetta di Pagano: fanno il voto che se saranno protette da Dio andranno a pregare a Gerusalemme al Santo Sepolcro. Arvino le invita a rifugiarsi nelle stanze, dove le attende il padre Folco, e si allontana. Pirro dice a Pagano che Arvino si è coricato: Pagano entra nelle stanze del fratello e ne esce trascinando con sé Viclinda: l’uomo è convinto di aver ucciso il fratello e invece ha ucciso suo padre Folco. Arvino torna con i suoi armigeri e scopre con orrore quello che è successo: vorrebbe uccidere il fratello, ma Giselda lo prega di non punirlo: l’esilio e il rimorso saranno le sue punizioni.
Atto II
L’uomo della caverna. Ad Antiochia Oronte, figlio del tiranno Acciano, è innamorato di Giselda, la giovane pellegrina cristiana che è stata imprigionata. Un eremita (che è in realtà Pagano, in espiazione in Terra Santa) prega per la vittoria dei Crociati: né Pirro, che è diventato musulmano, né Arvino lo riconoscono. Nell’harem di Antiochia arrivano i cristiani: Sofia, la madre di Oronte, racconta a Giselda che Acciano e Oronte sono stati uccisi. Disperata, la ragazza maledice il trionfo dei cristiani; il padre ripudia la figlia e tenta di ucciderla, ma l’eremita lo ferma.
Atto III
La conversione. Oronte non è morto, è rimasto solo ferito e fugge con Giselda. Arvino vuole punire i due fuggitivi. Oronte e Giselda trovano rifugio nella caverna dell’eremita, che impartisce il battesimo al giovane, il quale che muore tra le braccia dell’amata.
Atto IV
Il Santo Sepolcro. I Crociati pregano il Signore ricordando le verdi terre lombarde. Giselda, Arvino e l’eremita annunciano che hanno trovato le acque del Siloe. Nel corso della battaglia, l’eremita viene ferito e prima di morire confessa di essere Pagano. Arvino lo abbraccia, mentre le bandiere dei Crociati sventolano su Gerusalemme.